Cos’è un diamante?
E’ un minerale composto quasi esclusivamente da carbonio.
E’ una delle forme più rare di uno degli elementi più comuni.
E’ la sostanza più dura conosciuta.
E’ uno dei minerali più trasparenti, eccezionalmente brillante e pieno di luce, quando ben tagliato.
Così prezioso che l’uomo ha letteralmente rimosso montagne per trovarlo.
Nato nel profondo della crosta terrestre, il diamante è risalito alla superficie attraverso le eruzioni vulcaniche, milioni di anni fa.
Il diamante è entrato nella storia dell’uomo in India, intorno al 400 a.c.
All’inizio veniva apprezzato soprattutto per la sua incredibile durezza: infatti divenne il simbolo della forza, del coraggio e dell’invincibilità. Dovevano averlo solo i Re.
Solo nel XIV° secolo, quando l’arciduca d’Austria regalò il primo anello di fidanzamento alla principessa Maria di Borgogna, le donne hanno iniziato ad indossare diamanti come simbolo di amore duraturo.
L’abitudine di portare l’anello di fidanzamento (o di nozze) all’anulare della mano sinistra, sembra debba le sue origini ad una antica credenza secondo la quale una vena corra da questo dito direttamente al cuore.
Se è vero, come è vero, che la durezza del diamante (massima nella scala di Mohs) sia un pregio rilevante di questa gemma, è anche vero che altri fattori permettano di apprezzarla in modo particolare. Il criterio universalmente riconosciuto è quello delle 4 C, dalle iniziali dei termini inglesi che individuano i quattro parametri: il valore del diamante dipende da ognuno di questi elementi e dalla loro combinazione.
PESO (carat): come per tutte le pietre il peso viene espresso in carati. Il carato deriva da un’unità di misura naturale: i semi del carrubo, sempre sorprendentemente dello stesso peso. Infatti i diamanti venivano tradizionalmente pesati con questi semi, finchè il sistema fu standardizzato e fu fissato che un carato corrispondesse a 200 milligrammi (1/5 di grammo).
Se rilevare il peso in carati è un’operazione puramente strumentale, gli altri fattori sono competenza di gemmologi qualificati.
PUREZZA (clarity): si riferisce alle caratteristiche interne ed esterne che presenta il diamante.
La grandezza e la posizione di queste ne determinano il valore a seconda di quanto interferiscono il passaggio della luce attraverso il diamante. Se le piccole inclusioni (VVS, VS, SI) riducono il costo del diamante, esse però non alterano la sua bellezza, né danneggiano il suo valore nel tempo.
Se il diamante è privo di inclusioni, visto alla lente a 10x da occhio esperto, viene definito puro (FL), cioè raggiunge il grado più alto di purezza.
COLORE (color): di nuovo la rarità determina il valore. I diamanti totalmente incolore sono molto rari e rappresentano il più alto grado di non colorazione. Ad eccezione di alcuni colori particolari (fancy color) come l’azzurro, il rosa, il viola o il rosso, il raro grado incolore è il più prezioso.Le varie gradazioni, dal bianco assoluto verso il giallo, sono difficilmente percettibili ad occhio nudo, l’occhio esperto del gemmologo saprà individuarle per attribuire al diamante un valore in relazione ad esse.
TAGLIO (cut): agli inizi del secolo l’arte di tagliare diamanti si è così raffinata tanto da esprimersi in una precisa formula matematica . Essa vuole che i diamanti con taglio a brillante abbiano 58 faccette, ciascuna posta con una precisa angolatura rispetto all’altra. Il tagliatore deve, con la sua abilità, far emergere tutta la bellezza che la natura è riuscita a creare. Un bravo tagliatore deve permettere alla maggiore quantità di luce possibile di attraversare il diamante per riportare poi all’occhio dell’osservatore la gemma in tutto il suo splendore.
Scegliere poi un taglio a brillante a goccia o a smeraldo è soprattutto una questione di gusto personale.
I diamanti con la migliore combinazione di queste caratteristiche, sono più rari e di conseguenza anche più costosi, ma nessuna delle 4C è superiore alle altre in termini di bellezza.
Ogni diamante conserva in sé la storia della sua evoluzione: unica e irripetibile.
Qualsiasi regalo è simbolo delle idee, della emozioni e della personalità di chi dona: il diamante unisce al significato simbolico un indubbio valore estetico, concreto ed eterno.